Ringiovanire la pelle in maniera naturale usando la luce pulsata, rimodellare il corpo con l'azione di ultrasuoni e radiofrequenza, riempire le zone depresse del volto con filler e fili di ultima generazione.
Sono alcune delle novità presentate al XVIII Congresso Internazionale di Medicina Estetica che si è appena concluso a Milano e ha visto la partecipazione di oltre 2.600 medici provenienti da tutto il mondo, il 20% in più rispetto all'anno scorso.
La fotografia che ne emerge è un incremento dei trattamenti di medicina estetica, l'anno scorso, in Italia, quasi 280mila, contro i 139mila interventi di chirurgia plastica. I trattamenti più richiesti? Il filler, seguito dalla tossina botulinica, dalla rivitalizzazione cutanea e dai fili di sostegno.
«Il desiderio di mantenere un aspetto piacevole e fresco sta diventando una priorità - commenta il professor Alberto Massirone, presidente del Congresso -. Quasi il 63% dei pazienti va con regolarità dal medico estetico, da 3 a 5 volte in sei mesi, sviluppando un rapporto di fiducia con lo specialista».
Un viso naturale con filler e fili
La parola d'ordine nell'ambito dei vari trattamenti estetici è naturalezza, intesa come armonia del volto, con proporzioni appropriate rispettando l'unicità di ognuno. Un modo sicuro per cancellare i solchi profondi sono i filler di acido ialuronico che però si riassorbono nel giro di 4-5 mesi. Al Congresso sono stati presentati Revofil e Revofil Aquashine, nati dalla tecnologia coreana. Si tratta di filler di acido ialuronico combinati con peptidi biomimeteci che incrementano l'attività svolta dai peptidi naturali coinvolti nella produzione di collagene e fibroblasti. I vantaggi? Lunga durata, quasi un anno, un incremento della sintesi di collagene e un rassodamento della pelle.
Per ripristinare i contorni del volto, per delineare la mascella, per ridurre le “collane”di Venere, si impiegano sempre più i fili in polidioxanone, completamente riassorbili. Quelli di ultima generazione sono gli Shaping Up, che a differenza degli altri assicurano una continua biostimolazione e non causano asimmetrie da corpo estraneo. Sono di 4 tipi, studiati per svolgere quattro azioni: aumentare la produzione di collagene, rivolumizzare, distendere e rimodellare. Il risultato è immediato e perdura per oltre un anno.
Ricrescita del capello
La perdita dei capelli non è un problema che riguarda solo gli uomini, ma coinvolge sempre più donne sottoposte a stress e a sbalzi ormonali. Per tutti c'è una novità, la PRP abbinata alla CDT Therapy (Carbossiterapia). Si tratta di microiniezioni di PRP (plasma arricchito di piastrine) che agiscono sul trofismo del bulbo pilifero, associato alla carbossiterapia che rigenera i capillari danneggiati e riossigena la zona. Questo abbinamento induce la ricrescita del capello nelle alopecie e sono fondamentali nella fase pre e post dell'impianto dei capelli. La conferma viene anche da uno studio internazionale condotto su circa 1500 pazienti che rivelano un netto aumento di spessore e quantità di follicoli nell'80% dei casi di alopecia androgenetica.
(fonte ilsole24ore.com)