Ci sono alcune differenze tra rinofiller e rinoplastica, anche se entrambi migliorano l’aspetto del naso.
Un naso non propriamente bello o troppo grande di solito è motivo di imbarazzo per chi lo possiede, che molto spesso decide di rivolgersi a un chirurgo per migliorarne l’aspetto o ridurlo.
Qui entrano in ballo due soluzioni: il rinofiller o la rinoplastica, che il medico propone in base alle esigenze del cliente.
Quali sono le differenze fra rinofiller e rinoplastica? Il rinofiller è la correzione non chirurgica del naso, ed è utile a chi vuole correggere lievi imperfezioni, come un naso ‘a sella’, eccessivamente scavato o una gobbetta poco pronunciata. La correzione viene effettuata dal chirurgo iniettando un filler di origine naturale e completamente riassorbibile nelle parti da riempire con cui va a rimodellare il naso. L’intervento è poco invasivo, assolutamente indolore e non prevede degenza clinica dopo il trattamento: ha però una durata che va dai 12 ai 18 mesi, poi le iniezioni vanno ripetute. E’ utile anche per dare un’idea precisa al paziente di come sarà il suo naso una volta effettuata la rinoplastica.
La rinoplastica invece è la correzione del naso in maniera chirurgica, quella che darà al naso da rimodellare un assetto definitivo, ed è un intervento vero e proprio, effettuato in sala operatoria, in cui il chirurgo rimuove porzioni di osso per dare al naso la forma concordata col cliente, necessita di degenza post-operatoria di un paio di giorni e il paziente non può tornare subito alle sue attività abituali, perché dopo l’intervento la zona circostante al naso si presenta livida e gonfia, ed è necessario portare sul naso una sorta di tutore per diversi giorni.
In entrambi i casi, è bene comunque affidarsi ad un chirurgo plastico professionista e referenziato, in modo tale da avere risultati eccellenti e non incappare in problemi che potrebbero compromettere definitivamente l’aspetto e la funzionalità di un organo così importante.
(fonte donnaglamour.it)