Non è vero che l'ozono sia un antinfiammatorio.
L'azione della miscela di ossigeno - ozono, determinando la restitutio ad integrum del tessuto trattato, intendendo per tessuto anche il sangue e quindi i suoi componenti, promuove le condizioni per la scomparsa dell'infiammazione agendo sulla causa e non sull'effetto dell'infiammazione stessa (i comuni farmaci antiinfiammatori - F.A.N.S. - agiscono sull'effetto, andando ad inibire un normale e richiesto processo di guarigione).
La miscela di ossigeno - ozono stimola così l'organismo ad accelerare la sua capacità di autoguarigione.
Non è vero che il disco si disidrati
Nessuno può ancora dire cosa succede esattamente quando la miscela di ossigeno-ozono, dopo essere penetrata nel tessuto muscolare e, successivamente, nel canale vertebrale (e fin qui è dimostrato), viene a contatto con i tessuti discali, ma certamente non è la disidratazione che avviene.
D'altra parte molti farmaci in commercio hanno un meccanismo d'azione non ancora conosciuto. Solo pochi anni fa, per esempio, si è potuta chiarire definitivamente la farmacodinamica dell' Aspirina!
Evidentemente qualcuno che non ha riflettuto sugli effetti dell'ozono, forse qualche "luminare" che ha iniziato ad utilizzare l'ozono solo per l'ernia discale, ha assimilato l'ipotizzato meccanismo d'azione all'intervento chirurgico, o alla chimopapaina, o alla normale evoluzione di invecchiamento del disco (disidratazione). Molti hanno seguito questo qualcuno.
Forse il meccanismo d'azione di distruzione (lisi dei doppi legami di zolfo e carbonio) e non di rigenerazione si può ipotizzare nella tecnica intradiscale. In realtà, chi utilizza la tecnica intradiscale ammette che gran parte del gas va peridiscale e quindi rientriamo nel caso precedente (tecnica intramuscolare paravertebrale).
In sintesi potremo quindi dire che non può esserci disidratazione del disco perché:
1. La disidratazione è un processo di invecchiamento ed abbiamo visto che l'ossigeno-ozono va nella direzione opposta.
2. Degenerazioni gassose del disco scompaiono spesso dopo trattamento, senza compromettere lo spessore del disco.
3. Nei controlli a distanza i dischi trattati con O2O3 sono migliori (più trofici) di quelli non trattati: se agevolassimo la disidratazione, avremmo l'effetto contrario, come i pazienti trattati con la chimopapaina, dove il disco viene completamente distrutto con gravi conseguenze per la biomeccanica della colonna.
L'Ozono rigenera il microcircolo, nelle articolazioni ottimizza il funzionamento (vedi gonartrosi), rigenera il tessuto nervoso (s. del tunnel carpale).
Perché mai, povero disco, deve essere l'unico ad essere SECCATO ?